Quando si parla di politica monetaria, si tende a semplificare tutto a una singola frase: “la banca centrale abbassa o alza i tassi”, ma ci sono anche strumenti più complessi che agiscono in profondità sull’economia. Due tra i più importanti sono il Quantitative Easing (QE) e il Quantitative Tightening (QT).
Non si tratta solo di una politica “accomodante” o “restrittiva”, ma di interventi diretti sui mercati finanziari, che modificano la quantità di moneta in circolazione e influenzano i rendimenti obbligazionari. In questo articolo analizziamo il funzionamento concreto di QE e QT, con particolare attenzione agli effetti sulle obbligazioni a breve e lungo termine.
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Indice
#1. Cos’è il Quantitative Easing (QE)
Il Quantitative Easing è una strategia adottata da una banca centrale per stimolare l’economia in condizioni di inflazione troppo bassa o stagnazione. Si tratta di una politica monetaria espansiva, utilizzata quando i tassi ufficiali sono già molto bassi e non è più possibile tagliarli ulteriormente.
Come funziona il QE:
- La banca centrale acquista titoli finanziari, in genere obbligazioni statali/governative,
- Lo fa creando nuova liquidità elettronica, cioè moneta che prima non esisteva,
- Gli acquisti avvengono sul mercato secondario, cioè comprando titoli già in circolazione da banche, fondi e altri operatori,
- Aumentando la domanda per questi titoli, ne fa salire il prezzo e quindi scendere il rendimento (tasso d’interesse),
- Le istituzioni che vendono i titoli ricevono in cambio liquidità, che possono usare per prestiti, investimenti o altri acquisti.
Obiettivi principali del QE:
- Abbassare i tassi di interesse su una vasta gamma di strumenti finanziari,
- Stimolare i prestiti bancari e i consumi,
- Favorire la ripresa economica e un moderato aumento dell’inflazione.
Un esempio concreto è il programma di acquisto titoli della BCE dal 2015, che ha incluso anche titoli di Stato italiani. Questo ha contribuito a ridurre il rendimento dei BTP, contenendo il costo del debito pubblico e agevolando l’accesso al credito.
#2. Cos’è il Quantitative Tightening (QT)
Il Quantitative Tightening è l’opposto del QE: uno strumento di politica monetaria restrittiva pensato per ridurre la liquidità in circolazione e contenere l’inflazione. Viene solitamente adottato dopo periodi di espansione monetaria intensa, quando si rende necessario riportare l’equilibrio.
Come funziona il QT:
- La banca centrale lascia scadere i titoli in portafoglio senza reinvestire il capitale rimborsato,
- Oppure vende attivamente titoli sul mercato, assorbendo così liquidità dagli acquirenti,
- In entrambi i casi, si riduce la base monetaria, perché la moneta creata precedentemente viene ritirata,
- L’offerta di titoli sul mercato aumenta, i prezzi scendono e i rendimenti salgono.
Effetti principali del QT:
- Aumento dei tassi di interesse, specialmente su obbligazioni a medio-lungo termine,
- Prestiti più costosi, minore accesso al credito,
- Raffreddamento della domanda aggregata (consumi e investimenti).
Il QT viene attuato con cautela, per non causare squilibri nei mercati finanziari. Per esempio, la Federal Reserve ha iniziato il QT nel 2022, riducendo gradualmente il proprio bilancio lasciando scadere i titoli, senza vendite massicce iniziali.
#3. Effetti su breve e lungo termine
La scelta della banca centrale di acquistare o vendere obbligazioni a breve o lungo termine ha effetti diversi sulla curva dei rendimenti e sull’economia reale:
Tipo di operazione | QE (Quantitative Easing) | QT (Quantitative Tightening) |
---|---|---|
Titoli a breve termine | – Tassi a breve più bassi – Le banche prestano di più – Aumenta il credito a breve | – Tassi a breve più alti – Prestiti più costosi – Calano consumi e prestiti rapidi |
Titoli a lungo termine | – Tassi a lungo più bassi – Mutui e investimenti costano meno – Crescono investimenti a lungo termine | – Tassi a lungo più alti – Finanziamenti più cari – Meno investimenti e meno edilizia |
La maggior parte dei programmi di QE si concentra sulle scadenze medio-lunghe proprio per influenzare la parte finale della curva dei rendimenti, che ha un impatto più forte su crescita e aspettative future.
Al contrario, un QT ben calibrato può ripristinare una curva più inclinata, ridando margine alla politica monetaria tradizionale.
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