Come Estrarre Oro Puro dagli Scarti Elettronici

L’oro è uno dei metalli più preziosi e viene utilizzato in numerosi dispositivi elettronici per le sue eccellenti proprietà conduttive e la sua resistenza alla corrosione. Recuperarlo dai rifiuti elettronici non solo permette di ridurre gli sprechi e di raccimolare qualche soldo, ma offre anche un’opportunità didattica per chi desidera riciclare metalli preziosi.

In questa guida, esploreremo il processo di estrazione dell’oro puro dai circuiti stampati, descrivendo i passaggi necessari, gli strumenti indispensabili e le sostanze chimiche coinvolte. Seguire attentamente le istruzioni è fondamentale per garantire un recupero sicuro ed efficace.

Dichiarazione di esonero responsabilità:

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo dimostrativo. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali danni, incidenti o usi impropri delle informazioni fornite.


#1. Dispositivi elettronici ricchi di oro 📟

Molti dispositivi elettronici contengono quantità significative di oro, utilizzato principalmente per i suoi contatti elettrici altamente conduttivi. Recuperare questo metallo prezioso è un’operazione che può risultare vantaggiosa, specialmente se si accumulano abbastanza componenti elettronici da processare. Indicativamente, da 100 CPU di vecchi computer si possono estrarre circa 1-2 grammi di oro, mentre da 200-300 schede RAM si può ottenere circa 1 grammo di oro. I dispositivi più ricchi di oro includono:

  • Schede madri e circuiti stampati
  • Connettori placcati in oro, presenti nei cavi e nei dispositivi di rete
  • Processori e CPU, che contengono micro contatti dorati
  • Memorie RAM, con contatti dorati visibili lungo il bordo
  • Vecchie schede video e audio, che spesso contengono connettori dorati
  • Telefoni cellulari, in particolare quelli più datati
  • Relè e contatti elettrici, utilizzati in apparecchiature industriali

#2. Strumenti e materiali necessari 🛒

Per eseguire con successo l’estrazione dell’oro, è necessario procurarsi attrezzature specifiche e sostanze chimiche adeguate. Le proporzioni variano a seconda della quantità di oro da estrarre. Ecco le quantità consigliate per 1 grammo di oro atteso:

  • Guanti di gomma e occhiali di protezione, per evitare il contatto con acidi
  • Pinze e cacciaviti, per smontare i dispositivi elettronici
  • Acido nitrico (HNO3) (100 ml), noto anche come “acido azotico”, per sciogliere i metalli
  • Acido cloridrico (HCl) (300 ml), chiamato anche “acido muriatico”, usato per creare acqua regia
  • Urea (15 g), impiegata per neutralizzare l’acido residuo
  • Metabisolfito di sodio (5 g), un precipitante per recuperare l’oro disciolto
  • Beute di vetro e bacchette di agitazione, per miscelare le soluzioni
  • Filtri in carta, per separare i metalli dalle impurità
  • Stampo di grafite, un contenitore resistente per la fusione dell’oro
  • Torcia ossiacetilenica o fiamma ossidrica, per raggiungere la temperatura di fusione dell’oro (1064°C)

#3. Precauzioni di sicurezza 🚨

Poiché si utilizzano sostanze chimiche corrosive e tossiche, è indispensabile adottare misure di sicurezza adeguate. Le seguenti precauzioni ridurranno il rischio di incidenti durante il processo:

  • Lavora in un’area ben ventilata o all’aperto, per evitare l’accumulo di fumi tossici.
  • Indossa sempre guanti, occhiali protettivi e una mascherina chimica, per proteggerti da schizzi e vapori nocivi.
  • Non mescolare sostanze chimiche senza una corretta conoscenza delle reazioni, in quanto alcune combinazioni possono risultare pericolose.
  • Smaltisci i residui chimici in modo responsabile, secondo le normative ambientali vigenti.
  • Tieni sempre a portata di mano acqua corrente e un estintore, in caso di emergenza.

#4. Procedura di estrazione 🧪

Rimozione dei componenti dorati

Una volta raccolti i dispositivi elettronici, il primo passo è separare fisicamente i componenti dorati dal resto delle schede elettroniche. Questo può essere fatto con:

  • Pinze e cacciaviti, per rimuovere connettori e contatti dorati.
  • Carta vetrata fine o una lima, per eliminare eventuali rivestimenti protettivi.
  • Un bagno in acido debole (aceto e sale) per facilitare la rimozione della placcatura dorata.

Dissoluzione dell’oro con acidi

Per estrarre l’oro dai componenti, si utilizza una soluzione chimica potente nota come acqua regia. Segui attentamente questi passaggi:

  1. Mescola 25 ml di acido nitrico con 75 ml di acido cloridrico, in un contenitore di vetro resistente.
  2. Immergi i componenti dorati nella soluzione e lascia agire per 12-24 ore, fino alla completa dissoluzione.
  3. Filtra la soluzione per eliminare i residui solidi.

Recupero e purificazione dell’oro

Dopo aver sciolto l’oro, è necessario farlo precipitare e purificarlo. Segui questi passaggi:

  1. Aggiungi 15 g di urea per neutralizzare l’acido in eccesso.
  2. Versa 5 g di metabisolfito di sodio nella soluzione, mescolando lentamente.
  3. Attendi che l’oro precipiti sotto forma di polvere marrone.
  4. Filtra la polvere d’oro e risciacquala con acqua distillata.

Fusione e raffinazione

L’ultimo passaggio è la fusione dell’oro per ottenere un lingotto puro. Ecco come procedere:

  1. Raccogli la polvere d’oro e ponila in uno stampo di grafite.
  2. Utilizza una torcia ossiacetilenica o una fiamma ossidrica per riscaldare l’oro fino alla temperatura di fusione (1064°C).
  3. Attendi che il metallo diventi completamente liquido, quindi versalo eventualmente in un altro stampo.
  4. Lascia raffreddare il lingotto prima di maneggiarlo.

Published on

by


Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *